Cronaca

È ancora tempesta politica sul Gargano “dimenticato”

Coldiretti Foggia giudica molto grave quanto accaduto con riferimento alla esclusione della provincia di Foggia dal provvedimento del Consiglio dei Ministri sul differimento  del pagamento dei tributi e al ritardo nella dichiarazione dello stato di emergenza.
“Ci auguriamo – sostiene Coldiretti Foggia – risponda al vero quanto dichiarato nelle ultime ore  dal sottosegretario Scalfarotto secondo cui lunedì in Consiglio dei Ministri sarà finalmente portato il provvedimento sulla dichiarazione dello stato di emergenza e impegnate risorse per 7milioni di euro.
Lo stato di crisi dell’agricoltura di Capitanata aggravato dagli eventi calamitosi e dall’alluvione verificatasi nel Gargano, anche dopo gli impegni assunti a caldo da autorevoli esponenti dal Governo venuti sul posto – conclude -, meritano la stessa attenzione riservata ad altre zone del Paese”.
“I cronoprogrammi e le scadenze annunciate dal governo centrale – commenta il senatore Dario Stefàno – ci rivelano spesso una concezione del tempo molto poco oggettiva. Era il 13 settembre quando, dopo aver sorvolato le aree del Gargano colpite dall’alluvione, il premier dichiarò: “In settimana attendiamo la chiusura della procedura per la proclamazione dello stato di emergenza, il governo farà la sua parte”.” 
“Sono passati 40 giorni dall’alluvione nel Gargano – sostiene Stefàno – e, a parte l’intervento della Regione Puglia, non si è mosso nulla. Un mese e più da quell’annuncio, ma il governo nazionale non ha ancora erogato fondi e non ha emesso lo stato di emergenza, in modo da evitare le tasse ai cittadini colpiti dai danni dell’alluvione. Se vogliamo evitare la beffa, credo che alle manifestazioni di solidarietà debbano seguire i fatti”.
“Il Gargano – conclude Stefàno – è fondamentale per il futuro economico e sociale della Puglia. Ma è altrettanto fondamentale che la Regione senta al suo fianco un governo attento e premuroso.La Puglia e i pugliesi hanno la forza e le qualità per voltare pagina. Ma servono anche i fondi: oltre a quelli regionali, sono essenziali quelli nazionali”.
“Il silenzio è calato sul Gargano alluvionato. Tutto tace, dopo che i riflettori si sono spenti e che le varie personalità politiche nazionali hanno smesso di sfilare sul parterre del territorio ferito a morte all’inizio di settembre, promettendo risorse ed aiuti concreti. Ad oltre 40 giorni dal disastro, vittime e catastrofe sono dimenticate”. A dichiararlo è il presidente della commissione bilancio del Consiglio regionale della Puglia, Pino Lonigro.
“Il Governo nazionale, oltre a non avere erogato ancora fondi, non ha nemmeno emesso lo stato di emergenza, propedeutico per la sospensione delle tasse ai cittadini garganici, messi in ginocchio dalla calamità naturale che ha provocato morte e distruzione, mettendo in gravi difficoltà l’economia garganica”
“La Regione Puglia, invece – commenta Lonigro – è stata vicina con i fatti alle popolazioni garganiche e continua ad esserlo. Infatti, il 15 ottobre la prima commissione, che mi onoro di presiedere, ha approvato a maggioranza la ‘Seconda variazione di bilancio per l’esercizio finanziario 2014’, destinando 15 dei 22 milioni, dell’Iva non sanitaria 2013 di spettanza della Regione Puglia, alle spese di investimento, anche in tecnologia, nell’ambito della sanità pubblica”.
Cinque milioni di euro verranno investiti per rafforzare le strutture sanitarie territoriali del Gargano, per renderle più efficienti e tecnologicamente più avanzate, in modo da garantire una migliore assistenza ai cittadini garganici e ai tanti turisti che affollano quei territori nei periodi estivi.
“Una bella risposta, a chi fa solo promesse e non interviene con i fatti! – fa notare il presidente Lonigro – per l’alluvione garganica la Puglia ha già erogato 1 milione e 300 mila euro  nell’immediatezza dell’emergenza e successivamente 1 milione e 500 mila euro, affidati ai Consorzi di Bonifica del Gargano e di Capitanata per il ripristino dei danni al torrente Candelaro e per la pulizia dei detriti nell’intersezione dei corsi d’acqua con le strade”. La Regione è presente per risolvere e mitigare i problemi della gente. Il Governo nazionale al momento no! Spero che dia subito  corso alle promesse  e ai fondi deliberando lo stato di emergenza per aiutare le popolazioni colpite”, conclude Lonigro.
“Ho avuto un colloquio telefonico con il presidente del Consiglio Matteo Renzi, che ringrazio per la disponibilita’. Il premier mi ha autorizzato a ribadire che il governo manterra’ tutti gli impegni assunti con i comuni del Gargano colpiti dall’alluvione di settembre. E che per tali impegni garantisce lui personalmente”. Lo annuncia, in una nota, il presidente della Commissione per le Politiche Ue della Camera Michele Bordo, del Pd.
“Ero certo che il governo avrebbe mantenuto i suoi impegni – conclude Bordo -, a partire dalla dichiarazione dello stato d’emergenza e dalla sospensione del pagamento dei tributi per le zone colpite. Adesso bisogna procedere rapidamente con gli interventi previsti per consentire al Gargano di ripartire”.


Pubblicato il 18 Ottobre 2014

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