Dalla fontana vecchia di Candela alla Fenice di Venezia
Come tutti i grandi artisti si distingue per la sua semplicità e umiltà, Torindo Colangione, tra i più apprezzati contrabbassisti. Munito di grande sensibilità artistica, supportato da un eccellente bagaglio culturale, raffinato ricercatore di sonorità alternative. Nasce a Foggia da genitori candelesi, rimane sempre molto legato alla graziosa Candela, dove risiede e in parte vive. Il suo talento emerge presto e sin da ragazzino suona in varie formazioni, sul finire degli anni ottanta lo nota Ninni Maina, che lo vuole con se nella prestigiosa big band “La Nuova Orchestra della Taverna del Gufo”. Si fa apprezzare in tutto l’ambiente musicale, non solo di Capitanata, tanto da essere scritturato per il gruppo che accompagnerà Fausto Leali nel pieno del suo secondo grande successo, con due tournée tra il 1991/92. All’attività di turnista di musica leggera alterna quella con la classica, suonando in diverse orchestre sinfoniche, italiane ed estere. Studia ed affina le tecniche jazz. Nel corso della prima metà degli anni novanta, quando brillò di successo la stella di Irene Fargo, Torindo è il suo bassista dal 94 al 96. Continua sull’edizione cartacea del Quotidiano di Foggia. Nelle edicole di Foggia e provincia
Pubblicato il 16 Dicembre 2010