Cultura e Spettacoli

Da Amalia Testa un ritratto della Madonna del Soccorso

Italia, Spagna, Cornovaglia, Vienna, Grecia e Stati Uniti d’America, questi sono alcuni dei Paesi in cui l’artista sanseverese Amalia Testa ha esposto le proprie opere e si è confrontata, crescendo, ma senza mai dimenticare le radici e l’amore per la sua città, tanto da dedicare alla Patrona di San Severo un suggestivo ritratto ad olio, in questi giorni molto apprezzato sui social per la sua autenticità e il suo candore. “Io sono molto legata alla mia città, alle sue tradizioni. Fra i dipinti che rappresentano San Severo non poteva mancare come omaggio il ritratto della Madonna del Soccorso” spiega l’artista, che divide la sua attività tra pittura, grafica e scultura grazie ad un percorso ricco di talento, creatività e passione, in cui prevale sicuramente il ruolo di scultrice, pur avendo iniziato sin da piccola con il disegno, per poi accedere alla pittura e alla grafica. “ La scultura e’ nata con lo studio dell’ Arte vetraria, partendo prima dalla creazione di piccoli oggetti, poi di semplici vetrate e lampade, fino alla creazione di sculture tridimensionali, rendendo le stesse realtà esclusive per l’originalità dei materiali utilizzati” chiarisce Testa, che in seguito si è dedicata all’arte astratta e infine ha sperimentato la digitale, altro linguaggio che la stimola molto: tutti ruoli che fa convivere senza grandi difficoltà, partendo dall’ispirazione e dall’esigenza del momento di sperimentare sempre qualcosa di nuovo e di innovativo per ogni singolo progetto. Autodidatta, considera il talento, la tecnica e l’artigianato ugualmente importanti, insegnamenti che entusiasta condivide con i più giovani, nel suo laboratorio artistico, vera e propria fucina di idee nel cuore della città, ricca di luce, poesia e bellezza. San Severo non è solo una città difficile, ma anche un luogo ricco di tantissime risorse da valorizzare, ricorda, insieme alla necessità di prestare più attenzione ed interesse per i talenti cittadini, soprattutto se sorretti da sincero slancio. “Per tutte le cose che amiamo c’è’ bisogno di sacrificarsi. Ma più grande è la passione, meno pesa fare sacrifici. Per cui la passione gioca un ruolo fondamentale”, continua Amalia Testa, personalità che ha visto tanti premi e riconoscimenti e che non nasconde la sua gratificazione, ricordando su tutti l’adesione al progetto “Gli artisti nella collezione Sgarbi “, in cui due sue opere sono state selezionate per far parte della collezione del famoso critico d’arte. A chi gli chiedesse se ci sono esempi a cui deve gratitudine, risponderebbe che per l’arte vetraria, con realizzazione di vetrate, lampade, oggettistica e la scultura in genere, il suo riferimento ispiratore è stato Louis Comfort Tiffany, fondatore della tecnica Liberty. “Con quest’arte ho sempre avuto un ottimo feeling, mi sono sentita sicura di sperimentarla sin dal primo approccio, nonostante non avessi mai preso in mano un taglia-vetro. Ho subito avuto una certa padronanza con questa disciplina” aggiunge, senza dimenticare la pittura, in cui invece le maggiori tecniche da autodidatta sono quelle ad olio, pastelli, acrilico, matita, carboncino e china. Un mondo tutto da scoprire quindi quello di Amalia Testa, fatto di passione, tenacia, preparazione e costanza, in una città che lei sa bene non certo facile per gli artisti. Prossima la riapertura del suo laboratorio dopo la pausa dei mesi scorsi, luogo che considera la casa delle proprie opere, e in cui già si risistemano i colori, si preparano le tele e si riaccendono le luci sulle splendide vetrate.


Pubblicato il 22 Maggio 2020

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