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Consorzi di Bonifica, previsto un contributo straordinario di 14,5 mln

Il disegno di legge in materia di Consorzi di bonifica commissariati ha concluso il suo iter nella Commissione Agricoltura del Consiglio regionale della Puglia. Il testo della riforma e’ stato approvato a maggioranza, con l’astensione di Area Popolare ed il voto contrario delle opposizioni di centrodestra (Forza Italia e Conservatori e Riformisti) e del Movimento 5 Stelle. Nel ddl e’ stato previsto un contributo straordinario per l’anno corrente a favore dei Consorzi commissariati di 14,5 milioni, che dovra’ consentire anche il pagamento degli stipendi ai dipendenti a tempo indeterminato e determinato. Il finanziamento sara’ previsto nel ddl di variazione al bilancio corrente della Regione che il Consiglio regionale esaminera’ nella seduta di oggi. Tra le principali caratteristiche della proposta, cosi’ come modificata, la soppressione dei consorzi commissariati Arneo, Stornara e Tara, Terre d’Apulia e Ugento Li’ Foggi, ed il passaggio della gestione dei relativi comprensori al nascente Consorzio di bonifica Centro-Sud Puglia, che dovra’ farsi carico del personale. Tocchera’ al commissario straordinario unico provvedere a individuare l’eventuale personale in esubero rispetto alle dotazioni organiche dei consorzi soppressi, dopo aver sentito le organizzazioni sindacali e aver fissato i criteri. Il “Consorzio di bonifica” unico sara’ articolato in due sezioni: “Irrigazione ed acquedotti rurali” e “Bonifica”. La prima, a far data dal primo dicembre 2018 sara’ trasferita unitamente al relativo personale in Acquedotto Pugliese. Entro due mesi dal provvedimento della Giunta regionale che sancira’ l’operativita’ del Consorzio, il commissario straordinario unico dovra’ predisporre un piano biennale di riequilibrio finalizzato al raggiungimento del pareggio di bilancio, al netto dei contributi regionali, attraverso la riduzione dei costi di gestione e l’adeguamento di tariffe e tributi consortili. La valorizzazione dei pozzi privati, con l’introduzione a carico degli agricoltori di una tassa per l’utilizzo oltre a quella gia’ esistente per il rilascio delle autorizzazioni, e’ stata rimandata ad uno specifico ddl, dopo un emendamento presentato da Nino Marmo (Fi). Non piace alle opposizioni nel Consiglio regionale della Puglia il disegno di legge in materia di Consorzi di bonifica commissariati approvato ieri a maggioranza nella Commissione Agricoltura.  “La Giunta Emiliano non ha nessuna intenzione – spiega il capogruppo di Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo – di approvare una nuova riforma che metta i Consorzi di Bonifica nelle condizioni di operare. Quella approvata e’ una proposta di legge che non solo non risolve, ma complica. E’ un provvedimento pasticciato e confuso che creera’ ulteriori problemi di gestione. Avevamo proposto un unico Consorzio che tenesse dentro – aggiunge – anche i due foggiani che sono in attivo e collaborasse con l’Acquedotto pugliese, convinti che cosi’ si sarebbe rimessa in moto l’amministrazione complessiva.  La speranza ora e’ che quando il ddl arrivera’ in Aula si possa davvero procedere a modifiche sostanziali e utili agli agricoltori pugliesi”. “Il nuovo disegno di legge sui Consorzi di Bonifica tutto fa – secondo il consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli – tranne che riformare sul serio, in un’ottica di efficienza ed economicita’. L’acqua, per esempio, sara’ gestita dai Consorzi, dall’Acquedotto Pugliese e dall’Arif separatamente e in modo autonomo. Facile immaginare la confusione che ne derivera’, oltre al fatto rilevantissimo del costo dell’acqua stessa che sara’ diverso nel territorio regionale”. Da parte sua il consigliere regionale di Area Popolare, Gianni Stea, ha sottolineato che “una legge di riforma dei Consorzi va fatta e che non esiste alcuna pregiudiziale negativa per un disegno di legge che tuteli i lavoratori, sia mirato a sanare la situazione debitoria e renda piu’ efficiente e funzionale la loro gestione e attivita’. Ma siamo assolutamente contrari all’ipotesi di gestione complessiva, e non limitata alla sola sezione acquedotti rurali, affidata all’Acquedotto Pugliese”. “Da qui – conclude Stea – l’astensione in Commissione, nell’auspicio che un confronto piu’ ampio e articolato nell’aula consiliare produca un ripensamento su questo punto fondamentale”.

 

 


Pubblicato il 29 Novembre 2016

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