Confagricoltura: “Preoccupa il calo del prezzo del grano duro”
Il presidente dell’associazione, Filippo Schiavone
La situazione è preoccupante, ma bisogna mantenere la calma perché la soluzione c’è. È questo, in sintesi, quanto sostiene Confagricoltura Foggia all’indomani della riapertura della borsa merci del capoluogo dauno che ha fatto registrare un brusco calo nella quotazione del grano duro: sessanta euro in meno a tonnellata.
“È evidente – argomenta il presidente dell’associazione Filippo Schiavone – che sul prezzo intervengono svariati fattori, difficilmente controllabili a livello locale. Ma è altrettanto vero che la filiera del grano duro è centrale nell’economia di Capitanata e dunque mettere in crisi il primo anello della catena non conviene a nessuno”.
Per questo bisogna correre ai ripari e conferire il grano alle Organizzazione di prodotto o alle Cooperative di agricoltori, in grado di fare massa critica e gestire in modo adeguato gli equilibri tra domanda e offerta, resta la soluzione migliore per rispondere alle “turbolenze” in corso sul mercato. “È una strategia commerciale in grado di rafforzare la categoria, favorendo vere politiche di sistema per i produttori” spiega Schiavone.
Ovviamente, al netto degli accordi interprofessionali lungo la filiera e della sottoscrizione di contratti di filiera per il grano duro, che restano il perno sul quale operare perché garantiscono un sano rapporto tra categorie. “Tutto questo – conclude il presidente – deve sempre e comunque garantire che il prezzo di vendita copra almeno i costi di produzione degli agricoltori di Capitanata per non registrare defezioni tra i produttori”.
Pubblicato il 1 Settembre 2023