Cinque prove d’artista di grandi dimensioni sulla saudade del paesaggio
Nata una collaborazione tra Mecenate e Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking che ospiterà alcuni tra i più importanti artisti-incisori italiani e stranieri.Dopo la mostra “Salvatore Lovaglio. Antologica” ospitata a dicembre scorso nella galleria espositiva della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, il maestro torna nel capoluogo dauno con un nuovo progetto in cui racconta la parte più intima di sé. Martedì 27 novembre alle ore 18.00 Lovaglio incontrerà la città c/o Fideuram Private Banker (in c.so Garibaldi 46) per presentare l’esposizione di cinque prove d’artista di grandi dimensioni dal titolo “Racconti Intimisti”, la saudade del paesaggio (riflessioni sul paesaggio dell’anima).«Quando siamo presi nella morsa della saudade ci rendiamo conto di ciò che conta per noi, e che ci rende ciò che siamo», afferma Salvatore. Le sue cinque incisioni sono accomunate da una presenza/assenza costante: la “ciotola”. Indica l’atto del donare, rapporto inevitabile che l’uomo ha con la natura e il mondo – ciotola come simbolo sacrale da sempre o come contenitore di valori.Il maestro Lovaglio nel 2016 aveva già realizzato un’opera intitolata “Dare da bere agli assetati”, inserita nella mostra collettiva che raccoglieva rappresentazioni artistiche diverse delle 7 opere di misericordia corporali. Quell’opera è poi diventata l’elemento caratterizzante del XVI Festival della Letteratura Mediterranea, svoltosi a Lucera a settembre scorso, sul tema “Segni di Ri-Conoscenza”.A proposito di “Racconti Intimisti” nel testo di Francesca Di Gioia si legge: «… una testimonianza spirituale di un autore che per la prima volta ha approcciato la fragilità delle cose della vita e ha sperimentato che quella materia che domava, gestiva, piegava e con forza sperimentava come a sovrastarne le possibilità o manipolarne l’essenza, bé, quella stessa materia di cui è fatto il Mondo si è fatta presente con la grandiosità della sua immanenza. Di qui un cambio inevitabile di passo.Un cambiamento che gli uomini intelligenti, come Salvatore, hanno colto senza giocare a nascondino con il fato ma guardando con frontalità e centralità i fatti, il fatto in sé: il factum latino, l’accaduto. Mi piace pensare ogni accadimento sia come una virgola in un pensiero, impone un momento di pausa, rallenta, ci induce a nuove riflessioni.
E la lunga e prolifica biografia, caratterizzata dalla forza espressiva si “piega” oggi ad approccio simbolico, e fa dell’autore piuttosto un indagatore del sensibile, cantore dell’invisibile, co i suoi misterici rituali, facendo prendere, il posto del materico e del magmatico all’altrove».In esposizione ci sarà anche la cartella, edita nel 2016 dal Centro Studi Mecenate di Lucera, contenente dieci incisioni calcografiche, con testo di Roberta Giuliani, dal titolo “Malie di Paesaggio”.Salvatore «Oggi racconta quelle cose invisibili che ci fanno credere ancor meglio allo stupore di quelle contraddizioni, strette in un pugno tra l’alfa e l’omega dell’esperienza dell’uomo, oggi con questa serie di incisioni cogliamo l’arte e la vita che duellano lasciando trapelare la loro ineffabile fragilità, in un viaggio che non finisce mai e in cui il tutto è contenuto in un uno, e quell’uno… Non è nient’altro che “IO”», conclude Francesca Di Gioia nel testo che accompagna la mostra.
«Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking, con l’esposizione organizzata in occasione dell’apertura della nuova sede di Corso Garibaldi 46 a Foggia, intende avviare una collaborazione duratura con Mecenate, il Centro Studi e Promozione Arti Visive di Lucera, per offrire ai visitatori la giusta informazione culturale sulla calcografia artistica, espressione molto considerata e argomento di attualità e dibattito nel panorama artistico nazionale ed internazionale, ospitando trimestralmente alcuni tra i più importanti artisti-incisori italiani e stranieri», racconta Eugenio Cucciniello, regional manager Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking.
Pubblicato il 23 Novembre 2018