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“Chi oggi critica in dieci anni non si è mai mosso”

L’assessora Lucia Aprile sulla questione Amiu. Le critiche di Leo Di Gioia e del consigliere regionale De Leonardis

Sono sempre più netti e categorici i toni con cui i politici foggiani parlano di Amiu. Il consigliere regionale di Fdi Giannicola De Leonardis, dopo la festa dell’Unità, parte all’attacco: “Emiliano e Decaro avrebbero potuto cogliere l’occasione per dare spiegazioni alla città di Foggia in merito all’ennesimo esempio di colonialismo consumato ai danni dei foggiani da parte di Bari”. Invece nulla”. Il mantra è: “Foggia succursale di Amiu Bari” in cui il capoluogo dauno “non è messo nelle condizioni di incidere nelle scelte aziendali”.

 

Poi aggiunge: “Esiste una delibera di consiglio comunale del 2013 (quando governava il centrosinistra che, è bene ricordarlo, è l’artefice di questo disastro) che prevedeva la creazione di un comitato paritetico che doveva vigilare sui servizi erogati e preoccuparsi che nessuno dei due Comuni avesse perdite. Sono solo alcuni dei numerosi esempi che si possono fare per rendersi conto di quanto sia fallimentare e nettamente sbilanciato il rapporto con Amiu Bari che pure, recentemente, è diventato oggetto di dibattito pubblico fino all’esposto promosso da alcune associazioni della città”.

 

Anche Leo Di Gioia- già consigliere comunale di Foggia, consigliere regionale e assessore di Emiliano, candidato in Fi alle ultime regionali – ha ripreso il tema in un ritorno sulla scena politica dopo qualche anno di assenza. “Cassonetti intelligenti che dovevano essere 250, per esempio, e in funzione dal 2023. Dai documentali disponibili non si evidenzia una decurtazione proporzionale dei costi del servizio”. Critico, nella propria analisi, del fatto che “diversi dipendenti mancano al servizio concordato, ma il costo resta invariato”. Anche di questo discute Leo Di Gioia.

L’assessora Lucia Aprile precisa: “Non lo scopriamo oggi che la forma societaria di Amiu va rinnovata in modo più equo. Quello che cercano di fare emergere come ‘scoop’ è in realtà qualcosa che abbiamo contestato con un esposto”.

 

È avvenuto nel periodo dei commissari, quando presiedeva il comitato “Società Civile”, prima che diventasse assessora. Qualche settimana fa un nuovo esposto, a Procura ed Anac, firmato da varie associazioni.

De Leonardis, bollando il servizio di Amiu in città, afferma che Foggia “è in condizioni igienico-sanitarie pietose”. E su questo Lucia Aprile è in totale disaccordo: “Era così nel 2013, quando è stata fatta la società. Bisogna stare attenti a ciò che si dice. Di Gioia e De Leonardis si aspettano che io faccia in nove mesi quello che loro non sono stati capaci di fare in dieci anni. Ebbene si lavora in modo approfondito e serio, non per motivi elettorali, o perché ci sono le elezioni regionali. Dopotutto, chi oggi critica non ha mai alzato il dito in dieci anni”.

Amiu ha da poco formato il cda foggiano ed è stato nominato il presidente del collegio sindacale: “Io devo tener conto della normativa, dei patti parasociali. I numeri che forniscono criticando Amiu non sono esatti. Nel momento in cui ci siamo insediati ci siamo accorti che i dipendenti non erano 270, come da piano industriale, ma di meno. Abbiamo decurtato la quota da pagare ad Amiu finché non abbiamo raggiunto quel numero. La questione, fino a quel momento, era stata disattesa e i dipendenti continuavano a restare 245. Circa gli utili, sono stati accantonati (e non ripartiti) per ogni evenienza. Abbiamo dovuto aspettare il formarsi del cda e la nomina del presidente del collegio sindacale che non si possono bypassare. Nel 2013 c’era un’emergenza, tutto è stato fatto troppo di fretta. Oggi la situazione è diversa anche se qualcuno pensa alla campagna elettorale”.

 

Paola Lucino

 

 

 


Pubblicato il 8 Ottobre 2024

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