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Cerignola, “Il canile degli orrori destinato alla chiusura”

«Un provvedimento rivoluzionario con il quale mettiamo fine a una situazione che si era consolidata nel tempo». Con queste parole Rino Pezzano, Capogruppo del gruppo consiliare del cambiamento, commenta il nuovo percorso intrapreso dall’amministrazione comunale che ha deciso di avvalersi della collaborazione delle associazioni “Gli Amici di Balto” e “Dalla parte di Floppy” per gestire l’emergenza del canile di Cerignola.«Da otto anni un gruppo di volontari, oggi diventato un punto di riferimento sul nostro territorio, ha posto in essere un problema, quello del canile fatiscente, sul quale pesano le gravi responsabilità di chi ha permesso che determinate pratiche diventassero la normalità  – dichiara Pezzano -. E così, come promesso in campagna elettorale, in poco più di due mesi, siamo riusciti a scardinare un sistema e a dare più dignità ai nostri dolci e affettuosi amici a quattro zampe che hanno vissuto per anni in un “canile lager”».Il Comune di Cerignola negli ultimi anni ha elargito all’Apac (Associazione protezione animali) un canone mensile per la gestione della struttura pari a 14mila euro. La somma era stata pattuita per la cura di circa 400 cani: in base all’ultimo censimento, invece, è emerso che nella struttura erano presenti poco più di 200 esemplari. «Il canile degli orrori sembra destinato alla chiusura – aggiunge il capogruppo di maggioranza -, però prima abbiamo il dovere di trovare una casa ai nostri amici a quattro zampe. Con questo provvedimento raggiungiamo l’obiettivo di non abbandonare i cani al loro destino, come avveniva ormai da tantissimo tempo – conclude Pezzano -, e di avvalerci della collaborazione delle associazioni “Gli Amici di Balto” e “Dalla parte di Floppy”. I volontari hanno già iniziato a prendersi cura dei cani e hanno dimostrato di essere molto sensibili al problema».


Pubblicato il 19 Settembre 2015

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