Cronaca

Cent’anni fa moriva Maria Grazia Barone, un grande esempio di amore per la città

È passato un secolo da quando smise di vivere Maria Grazia Barone, ma la traccia della sua opera rende ancora oggi vivo e palpitante il suo ricordo per quel legame così forte e indissolubile con la città di Foggia, cui lasciò tutti i suoi beni perché fossero utilizzati solo sul versante della carità per gli indigenti e per gli anziani. Nacque così la Fondazione Maria Grazia Barone, destinata poi a diventare un punto di riferimento storico per la Città, non solo per le difficoltà lasciate dal primo evento bellico mondiale, ma anche per la sua sempre più incisiva presenza nella comunità locale durante gli anni bui del secondo dopoguerra ed in quelli non meno travagliati della ricostruzione di una città ferita da quella tragedia. Una solenne cerimonia ricorderà il tratto distintivo di una Benefattrice che rimane indimenticabile, perché dal suo gesto decollò il percorso di una Fondazione che ancora oggi prosegue, con rinnovata visione moderna, quell’azione di altruismo e di prossimità verso il tessuto sociale. “Ripensare oggi quel gesto di grande umanità ed amore – afferma il Presidente della Fondazione, Dr.ssa Clorinda Calderisi – significa soprattutto mantenere alto il senso, il valore dell’impegno nella solidarietà, puntualmente richiamato dal nostro Arcivescovo nella sua missione pastorale. Ricorderemo anche Alba Mazzeo, che per tanti anni ha dedicato le sue energie migliori per la causa di una Fondazione in cui è ancora fortissimo il suo ricordo, anche per quel suo così prematuro distacco dalla vita”. “Oggi la Fondazione guarda avanti e, sempre nel solco tracciato dalla Benefattrice di cui porta il nome, ha implementato la sua offerta di servizi alle persone anziane – dichiara il Direttore, Ing. Marcello Iafelice – Siamo fiduciosi, con il supporto costante dell’Arcivescovo, di poter articolare una serie di progettualità ed iniziative che si svilupperanno nel corso dei prossimi mesi e di cui renderemo partecipe la Città”. La cerimonia, in programma alle ore dieci, oltre agli interventi introduttivi del Presidente della Fondazione Calderisi e del Direttore Iafelice, prevede i contributi dell’Avv. Francesco Andretta e del Prof. Saverio Russo, rispettivamente sulla figura di Maria Grazia Barone e sullo sfondo sociale e storico che accompagnò la nascita della Fondazione e si concluderà con l’intervento di Monsignor Vincenzo Pelvi, Arcivescovo Metropolita di Foggia e Bovino.

 


Pubblicato il 1 Novembre 2018

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