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Caos dichiarazioni dei redditi: il ‘garante’ dà ragione ai contribuenti

Nuova puntata nella commedia in atto a causa delle dichiarazioni dei redditi per le oltre 300mila partite iva pugliesi. Il Garante del Contribuente per la Puglia, difatti, nei giorni ha accolto le richieste di intervento piovute direttamente dagli Ordini di Avvocati e Commercialisti di Bari, Brindisi, Foggia, Taranto e Trani in merito agli ISA e cioè gli indici sintetici di affidabilità. Documenti che, dal periodo di imposta relativi all’anno scorso, sostituiscono gli ‘studi di settore’ per la verifica di congruità delle dichiarazioni dei redditi delle partite iva (oltre 300mila in Puglia tra ditte individuali, professionisti e società). Tutto è iniziato in piena estate, quando sono emersi la scarsa affidabilità e ritardi sul controllo fiscale fondato sui cosiddetti ‘I.S.A.’ (indici sintetici di affidabilità) che, dal periodo di imposta 2018, sostituiscono gli ‘studi di settore’ per la verifica di congruità delle dichiarazioni dei redditi delle partite iva. Subito sono scesi in campo gli ordini professionali del settore, commercialisti ed esperti contabili uniti nel presentare ricorso al Garante del Contribuente per la Puglia rappresentando le istanze dei circa 10mila commercialisti pugliesi e 305mila partite iva che operano nella nostra regione. In pratica i nuovi indici hanno comportato parecchie criticità operative a carico dei professionisti impegnati nella predisposizione delle dichiarazioni dei redditi già a giugno in scadenza, alla luce dell’enorme ritardo con il quale l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione i software di compilazione e dei numerosi aggiornamenti che sono ancora in fase di rilascio. “Di fatto gli ISA non erano ancora pronti, considerato che il software necessita di continue manutenzioni e che solo il 2 agosto è stata diffusa la circolare contenente i primi chiarimenti sulla loro applicazione, col rischio concreto per i contribuenti pugliesi di ispezioni, verifiche e contraddittori con il fisco, mai piacevoli, neppure quando il contribuente stesso ha ragione. Normale la successiva richiesta avanzata al Ministero delle Finanze e all’Agenzia delle Entrate di rendere facoltativa in questo primo anno l’adozione degli ISA, quanto meno per renderli più affidabili. E così, in una comunicazione al Ministero dell’Economia, il Garante ha confermato di condividere le preoccupazioni dei cinque Ordini pugliesi che hanno segnalato enormi criticità e difficoltà applicative degli ISA che rischiano di compromettere la congruità delle dichiarazioni dei redditi da presentarsi entro il prossimo 30 settembre. “Il Garante – ha confermato Elbano de Nuccio, presidente dell’Ordine dei commercialisti e degli Esperti Contabili di Bari oltre che coordinatore della federazione dei sei Ordini pugliesi – ha anche rappresentato al Ministero il pregiudizio subito dai contribuenti, a causa della presenza di obblighi dichiarativi per i quali sono imposti illegittimamente tempi non adeguati e sistemi non idonei, in contrasto con lo Statuto del Contribuente”. “Il Garante – ha fatto sapere per di più de Nuccio – ha anche invitato il Ministero a intervenire con provvedimenti correttivi per evitare le difficoltà denunciate piuttosto che continuare ad apportare modifiche sempre peggiorative. Un messaggio chiaro e forte per sollecitare il Ministero a disapplicare gli ISA per la dichiarazione 2018, una decisione che auspichiamo da tempo considerate le tante anomalie emerse e le insidie per i contribuenti”.

Antonio De Luigi


Pubblicato il 14 Settembre 2019

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