Cultura e Spettacoli

Cantando de Cristofaro, il concerto dedicato al poeta di Monte Sant’Angelo

Si terrà questa sera, alle ore 20.30, presso l’Auditorium delle Clarisse (ingresso gratuito), l’evento – promosso dall’Amministrazione Comunale – di presentazione del cd “Cantando de Cristofaro – poesie in musica”. Un viaggio tra musica e poesia ricordando uno dei più grandi poeti di Monte Sant’Angelo, Giovanni de Cristofaro. A guidare questo viaggio saranno le voci e gli strumenti dell’Orchestra “I Suoni del Sud” e del Coro polifonico “Vicinsieme”.
Giovanni de Cristofaro nato a Monte Sant’Angelo l’11 ottobre 1886 e morto ad Aosta il 12 luglio 1969 (ma le spoglie riposano dal 2002 nel cimitero della città natale), studiò a Napoli, dove conseguì la maturità classica al Liceo-Ginnasio “Genovesi” nei primi anni del secolo, per poi iscriversi alla facoltà di lettere dell’Università partenopea. Ritornato in paese, vinse un concorso come impiegato comunale a Monte giungendo ad occuparvi il ruolo di segretario dell’E.C.A (Ente Comunale di Assistenza) e di vice-ragioniere capo, che tenne fino alla quiescenza. La sua produzione edita e inedita comprende sia le poesie in dialetto di Monte Sant’Angelo che prosa vernacolare e italiana. Ha scritto anche per il teatro, nello specifico sei commedia in dialetto, una in lingua, diversi atti unici. Dei lavori eseguiti non tutti sono stati pubblicati. Tra le sue opere: “Anema nova” (Anima nuova, 1927), “A cor’ a core” (Cuore a cuore, 1929), “Chi lu dice? Prudebbie, addite e soprannome muntanere” (Chi lo dice? Proverbi, modi di dire e soprannomi montanari, 1943), “L’appuntamente” (L’appuntamento, 1955), “’Mmizzo la streda” (Sulla strada, 1957), “La lampa de la fede” (La lampada della Fede, 1959), “L’Oro de Sammechele” (Il tesoro di San Michele, 1959), “A mezza tappa de la delatà” (Nel mezzo del cammino di nostra vita, Dall’inferno di Dante Alighieri, 1959), “Lu sabetè sere” (Sabato del Villaggio, da G. Leopardi, 1959). Tra le sue opere maggiori si ricordano i “Racconti del Gargano”, momenti, figure ed episodi di Monte Sant’Angelo che sono, in sostanza, la traduzione in prosa delle sue poesie in italiano o la ripresa di singolo composti dopo il 1943. Con quest’ultimo lavoro partecipa al concorso nazionale de “La penna d’oro” indetto dal Convivio letterario di Milano nel 1965 vincendo il primo premio.
Giovanni De Cristofaro è ricordato, in particolare, come poeta dialettale, ma la lettura dei suoi lavori ce ne dà una dimensione di prosatore in dialetto non meno importante. In effetti, se la pratica di una vita in lui è poetica, la base che le fa da supporto è prosastica. Comunque, in prosa o in poesia, in dialetto o in italiano, De Cristofaro parla del suo paese d’origine, esplorato attraverso il cielo della vita e i suoi rituali: Natale, vendemmia, pellegrinaggi alla Sacra Grotta dell’Arcangelo, i personaggi, gli oggetti e gli eventi ordinari e straordinari. Altro aspetto importante della vita di de Cristofaro è sicuramente il suo impegno per la valorizzazione delle tradizioni popolari attraverso il gruppo folcloristico di Monte Sant’Angelo, “La Pacchianella”, fondata nel 1923 e da lui diretto per molti anni fornendo diversi testi delle canzoni presentate in tanti concorsi nazionali e internazionali riscuotendo premi e consensi unanimi.


Pubblicato il 5 Luglio 2014

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