Camminando nel centro storico, cimitero di luci e vetrine
Via Arpi è sempre più desolata, se non fosse per gli studenti delle facoltà di Lettere e Filosofia e di Scienze della Formazione che durante la settimana la popolano. Oltre le due strutture universitarie, l’antica strada foggiana è percorsa su entrambi i lati dalle saracinesche di varie attività commerciali. “Il Natale è tempo di guadagni diciamo le cose come stanno, ma questa via non è nel circuito degli acquisti dei passanti. Io ho già subito un furto e il problema della luce è grave. Qui infatti il Comune ci ha lasciati completamente al buio. Ci siamo autotassati tutti nella via per pagare delle luminarie che addobbino la strada. C’è chi ha cacciato 50, chi 60, chi 100 euro. Lunedì sera ho abbassato la serranda perché dei tipi loschi erano in zona”. Sono le parole di Claudio Scarpiello che ha una macelleria proprio in via Arpi. Grazie a Silia de Lillo, consigliera della seconda circoscrizione, il problema dell’illuminazione è venuto a galla: “Purtroppo è una storia vecchia, dal 2006 ci battiamo. Continua sull’edizione cartacea del Quotidiano di Foggia. Nelle edicole di Foggia e provincia
Pubblicato il 18 Dicembre 2010