Blue Economy sostenibile, la Regione avvia la consultazione pubblica

Parte ufficialmente e terminerà il 1 settembre prossimo, la consultazione pubblica promossa dalla Regione Puglia per la definizione condivisa della sua Strategia Regionale sulla Blue Economy sostenibile, denominata “BlueVision2030”. L’iniziativa ha l’obiettivo di raccogliere proposte, pareri e osservazioni da parte di cittadini, imprese, enti, associazioni e comunità locali, per orientare le future politiche in un settore chiave per lo sviluppo economico, sociale e ambientale del territorio pugliese. La strategia si concentra sulla valorizzazione sostenibile delle risorse marittime e costiere, adottando un approccio integrato che abbraccia innovazione, tutela ambientale, pesca e acquacoltura, turismo blu, logistica portuale e formazione. “La Blue Economy – ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano – rappresenta una sfida in grado di determinare il futuro della nostra Regione, perché coinvolge i fattori chiave dello sviluppo di un territorio come la sostenibilità ambientale, l’innovazione tecnologica e la coesione sociale. In Puglia – ha proseguito il presidente – abbiamo circa 900 chilometri di coste stupende, il nostro mare da cinque anni è certificato come il più pulito d’Italia e rappresenta una risorsa immensa dal punto di vista ambientale, ma anche economico, per questo è nostro dovere tutelare questo bene preziosissimo per noi e per le generazioni future. Per valorizzare questo bene comune ascoltiamo i territori, ascoltiamo le comunità e gli operatori che vivono il territorio, lavoriamo insieme per costruire politiche in grado di lasciare il segno sul futuro della Puglia“. Per la direttrice del dipartimento regionale Sviluppo Economico Gianna Berlingerio “la Regione avvia un passo fondamentale verso uno sviluppo sostenibile, inclusivo e innovativo”. “Vogliamo costruire insieme – conclude – istituzioni, imprese, università e cittadini, una visione condivisa per valorizzare le risorse del mare e creare nuove opportunità occupazionali e imprenditoriali”.

Pubblicato il 25 Giugno 2025