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Autismo: risultati migliori con la terapia in acqua, secondo il metodo Caputo-Ippolito

E’ italiana la prima ricerca, pubblicata sul Journal of autism and developmental disorders, sull’efficacia della Tma (Terapia multisistemica in acqua metodo Caputo-Ippolito) nel trattamento dei deficit del funzionamento adattivo di bambini con autismo. La Tma e’ una metodologia d’intervento multisistemico frutto di un lavoro ultraventennale in acqua, sviluppata specificamente per persone con disturbo dello spettro autistico. L’autismo e’ un complesso disordine dello sviluppo neurologico a insorgenza precoce che attualmente colpisce circa una persona su 100 ed e’ quattro volte piu’ frequente nei maschi rispetto alle femmine. La Tma, nata dal lavoro degli psicologi e terapeuti Giovanni Caputo e Giovanni Ippolito, quest’ultimo in servizio alla Questura di Foggia, nasce con lo specifico obiettivo di sviluppare una metodologia d’intervento globale che tenga conto degli aspetti relazionali, emotivi, comportamentali e d’integrazione sociale della persona con autismo. Il programma e’ inserito all’interno del contesto familiare e realizzato in ambiente naturale, la piscina pubblica, che offre un’opportunita’ unica di interazione e partecipazione sociale. La ricerca e’
stata condotta in collaborazione con Massimiliano Conson, professore del Dipartimento di Psicologia dell’Universita’ della Campania Luigi Vanvitelli (Caserta). I risultati hanno dimostrato che un programma d’intervento di 10 mesi con Tma metodo Caputo-Ippolito e’ in grado di produrre miglioramenti significativi rispetto ad un gruppo di controllo (bambini con autismo che non hanno preso parte al trattamento multisistemico) in differenti ambiti del funzionamento adattivo, oltre a migliorare le capacita’ natatorie dei partecipanti.


Pubblicato il 11 Gennaio 2018

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