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Atelier dell’Ausilio, Innova parte con il servizio dell’Asl Fg

Il Progetto Atelier dell’Ausilio finanziato dalla Fondazione con il Sud nell’Iniziativa Carceri 2013 è terminato ma Innova – Innovazione sociale per l’inclusione Attiva, proseguirà nella gestione del servizio innovativo. Infatti la Direzione Generale della Azienda Sanitaria Locale di Foggia ha sottoscritto venerdì 29 luglio la convenzione e il capitolato tecnico per garantire l’esecuzione del progetto  dando continuità ad un servizio innovativo che la stessa ASL FG ha definito “best practice di inclusione socio-lavorativa”. Grande la soddisfazione di Innova (www.innovasociale.it) e della partnership pubblica (oltre alla Asl Fg, i due Ambiti territoriali di Lucera e Cerignola, l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Foggia, la Casa Circondariale di Lucera e l’Ufficio del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Puglia) che ne hanno sostenuto la costituzione e lo start up. “Il gruppo dirigente, i soci ed i lavoratori di Innova – ha dichiarato il Presidente Michele Bellosguardo – ringraziano tutti i livelli istituzionali regionali e locali e le singole personalità che hanno sostenuto lungo tutto il percorso una sperimentazione che al suo inizio non garantiva un esito positivo. L’obiettivo della sostenibilità è stato conseguito grazie al loro sostegno che, siamo sicuri, non mancherà nel consolidamento ed implementazione del servizio innovativo in altri contesti territoriali, pugliesi e non”. Innova con il servizio erogato crea inclusione socio-lavorativa di persone in esecuzione penale e allo stesso tempo produce risparmi per il Sistema Sanitario Regionale, permettendo di riutilizzare i presidi destinati agli utenti della Asl Fg, evitando così di acquistarne di nuovi, con una riduzione della spesa pubblica che si attesta al 70% del costo sostenuto per l’acquisto degli ausili nuovi. Peraltro il servizio pone la Asl Fg in posizione di avanguardia rispetto ai nuovi LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), poiché le permette di riutilizzare gli ausili protesici destinati ad utenti non autosufficienti e anticipa, infatti, quanto sancito dall’articolo 18 comma 3 del DPCM in tema di assistenza protesica: “le Regioni o le Asl possono fornire dispositivi alle persone con grave disabilità transitoria, per un periodo massimo di 60 giorni, eventualmente prorogabile, nei casi in cui abbiano attivato servizi di riutilizzo dei suddetti dispositivi”. “Si tratta di una operazione di civiltà per tre ordini di motivi. È una forma di rispetto delle risorse pubbliche. È uno strumento per dare nuova vita agli ausili protesici che, altrimenti, andrebbero dismessi. È una occasione di lavoro e di inclusione sociale, per persone con problematiche giudiziarie” ha affermato il Direttore Generale della Asl Vito Piazzolla.


Pubblicato il 3 Agosto 2016

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