Cultura e Spettacoli

Aspettando il “Festival 2017”, l’Università di Foggia ospita Roberto Saviano

Un evento di assoluto prestigio per l’Università di Foggia, che organizzando e promuovendo un percorso ragionato, intende avvicinarsi al Festival della Ricerca e dell’Innovazione 2017 attraverso una serie di tappe (da qui al prossimo maggio, quando appunto sarà allestita la vera e propria rassegna dell’appuntamento socio-culturale varato la scorsa primavera) di sensibilizzazione e richiamo agli ideali per cui è nato il Festival: ovvero la garanzia del diritto allo studio, la conoscenza come salvezza dei destini dei bambini che altrimenti sarebbero segnati, quindi la certezza della formazione tra i banchi delle scuole attraverso interventi anche in solido (come avvenuto per l’edizione 2016 del FRI, al cui termine l’Università di Foggia ha donato oltre 20.000 all’assessorato comunale alla Pubblica istruzione) in grado di migliorare la funzionalità degli istituti cittadini che ospitano Elementari e Medie. All’Università di Foggia, Saviano parlerà del suo nuovo romanzo che rappresenta una sorta di ritorno a Gomorra: tra baby gang e scalate ai vertici della criminalità organizzata, i protagonisti sono adolescenti nati a Napoli che potrebbero essere nati ovunque (a Barcellona, Buenos Aires, Nizza e New York). Il racconto parte da tessuti sociali estremamente violenti e mette in evidenza la necessità inderogabile di cambiare pagina, ipotizzando un futuro migliore per le nuove generazioni che oggi si vedono senza speranza. L’uscita nazionale de La paranza dei bambini è stata stabilita da Feltrinelli per il 10 novembre p.v., Saviano sarà a Foggia solo pochi giorni dopo questo suo nuovo e atteso appuntamento editoriale. Sotto scorta da dieci anni, subito dopo l’uscita del best seller Gomorra che è stato tradotto in oltre 50 lingue in tutto il mondo, Saviano non ha mai abbandonato i temi della legalità. «Per questo abbiamo pensato che potesse essere l’ospite adatto per aprire questo ciclo di tappe di avvicinamento al Festival della Ricerca e dell’Innovazione dell’Università di Foggia – argomenta il Rettore, prof. Maurizio Ricci – perché ha fatto del richiamo alla moralità e alla legalità il proprio manifesto di vita, ed è una cosa che deve toccare tutti noi. Saviano ha sostanzialmente rinunciato a vivere, ha quasi rinunciato alla libertà pur di difendere le proprie ragioni umane, intellettuali e letterarie. L’Università di Foggia è onorata di poterlo ospitare, ma soprattutto è lieta di ribadire ai suoi studenti attuali e a quelli futuri un proprio principio cardine: la legalità è al centro di tutte le nostre attività, per questo è così importante evidenziarlo ogni volta che possiamo. Al punto che, anche quest’anno, una ampia parte del Festival della Ricerca e dell’Innovazione sarà dedicata a questo».


Pubblicato il 8 Novembre 2016

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