Cultura e Spettacoli

Architetture rurali mai narrate alla masseria “Zaccagnino”

Venerdì 15 settembre 2017, alle ore 19.00 si terrà la presentazione del libro “MASSERIE NELLA TERRA DEI LAGHI, Architettura rurale nel Gargano settentrionale” presso la masseria “Zaccagnino”, sede dell’omonima Azienda di servizi alla persona “don Vincenzo Zaccagnino”, contrada San Nazario, San Nicandro Garganico. Il progetto, curato dall’architetto Alex De Muzio è stato realizzato da ArcheoLogica s.r.l. con il contributo della masseria “Don Nunzio e Cavallo” e della Regione Puglia attraverso il programma triennale per le attività culturali 2016-2018. Il volume approfondisce le tematiche relative all’architettura storica rurale dei territori di Lesina, San Nicandro G.co, Cagnano Varano, Carpino e Ischitella. “Il Gargano è quel luogo in cui si incontrano laghi e foreste, roccia e mare, con un infinità di colori e profumi che regalano mille suggestioni. Un paesaggio che nei secoli ha conservato quasi immutato il suo aspetto, la sua identità, in cui la presenza dell’uomo risulta rispettosa dell’ambiente che lo ha accolto. Gli insediamenti rurali, le masserie fortificate, gli jazzi, i monasteri e le chiese rurali, si svelano agli occhi del viaggiatore come regali inaspettati, come piccoli tesori nascosti. Questo viaggio vuole accompagnare il lettore in un’esperienza immaginifica, per conoscere un territorio ricco di architetture rurali mai narrate. La masseria, elemento distintivo del territorio rurale pugliese, in questo lembo di terra ha conosciuto nel corso dei secoli varie declinazioni: da Casino a Posta, da Masseria di campo ad elemento di fortificazione e controllo del territorio. Gli eventi storici e la conformazione territoriale hanno contribuito a disegnare puntualmente le costruzioni di questa vasta area. Basta citare il fenomeno delle invasioni turche che ha fatto sorgere numerose torri di avvistamento lungo le coste oppure il brigantaggio, motivo per il quale le masserie hanno dovuto adeguarsi con sistemi di fortificazione. Lo stesso utilizzo dei materiali autoctoni, pietra, legno e canne palustri, ha influenzato e caratterizzato forme e strutture facendole diventare testimonianza della storia di questi luoghi. Oggi chi ha la possibilità di visitare un’antica masseria sicuramente rimane colpito dalla bellezza di cui è depositaria ma allo stesso tempo, da quanto l’è stato sottratto, saccheggiato o semplicemente è stato lasciato in uno stato di abbandono. Il tempo e l’azione dell’uomo hanno permesso a tutto ciò di diventare dei ruderi, fantasmi di se stessi, testimonianze che stanno diventando invisibili allo sguardo distratto dell’uomo.” L’incontro sarà occasione di dibattito al fine di innescare un processo virtuoso di riqualificazione e valorizzazione di questo territorio ricco di bellezze naturalistiche, paesaggistiche ed architettoniche.


Pubblicato il 12 Settembre 2017

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