Aqp abbassa la pressione delle reti: disagi ai piani alti delle abitazioni
Acqua ridotta in tutta la Puglia. L’Acquedotto pugliese (Aqp) ridurrà la pressione nelle reti e questo provocherà disagi soprattutto ai piani alti degli stabili che non hanno autoclave o serbatoi non molto capienti. A comunicarlo è lo stesso Aqp: “La perdurante situazione di siccità che investe anche il nostro territorio impone manovre di regolazione idraulica nelle reti”. La decisione è stata presa d’intesa con Autorità idrica pugliese, Regione Puglia e Autorità di distretto dell’Appennino meridionale, dopo aver constatato la effettiva disponibilità idrica rispetto alle medie storiche. Saranno comunque garantiti – informano da Aqp – i livelli minimi previsti dalla Carta dei servizi. La Regione Puglia aveva emesso un decreto per l’emergenza idrica, nei mesi scorsi, disponendo il divieto di utilizzare l’acqua potabile per usi impropri. Una decisione imposta dalla sempre più ridotta disponibilità di acqua dalle sorgenti storiche di Caposele e Cassano Irpino (34 per cento in meno rispetto alla media del periodo) e dagli invasi (225 milioni di metri cubi in meno invasati rispetto allo scorso anno). “L’azienda – si legge in una nota di Aqp – ha attivato da tempo un piano di attività, grazie al quale sono stati recuperati 58 milioni di metri cubi (pari alla capacità di una diga di medie dimensioni), che fino a oggi ha consentito di offrire il servizio senza significative criticità”. Ad agosto è stata avviata una campagna di comunicazione finalizzata a un uso responsabile dell’acqua. Anche alcuni sindaci hanno firmato ordinanze e misure specifiche per contenere i consumi. La mancanza di pioggia impone ulteriori misure. Aqp raccomanda di associare la dotazione di un impianto idrico interno adeguato ai propri fabbisogni e provvisto di autoclave o booster, per un utilizzo ottimale del servizio. “Aqp – si osserva – eroga il servizio al contatore, garantendo normalmente una pressione superiore alla minima di 0,5 atmosfere, prevista dalla Carta dei servizi. Con le regolazioni programmate e la riduzione della pressione verso la soglia limite, l’acqua difficilmente raggiungerà i piani alti delle abitazioni”. Aqp ricorda inoltre che la disponibilità di acqua dipende anche dalle quote altimetriche: “Le zone alte degli abitati sono spesso più critiche”.
Pubblicato il 28 Settembre 2017