Ancora disagi e viabilità a singhiozzo per il maltempo, in provincia di Foggia la terra frana
Continuano i disagi in provincia di Foggia per il maltempo che finora ha provocato danni nei campi, con rami spezzati per il peso della neve, ortaggi bruciati, gemme di frutteti gelate e forti difficolta’ nelle consegne e nei ritiri dei prodotti ortofrutticoli, secondo quanto registrato in tutta la provincia da Coldiretti Foggia, oltre ad una viabilita’ che non e’ ancora tornata alla normalita’. Di contro, neve sciolta e pioggia battente degli ultimi giorni hanno portato qualche “sollievo” agli invasi della Capitanata.”Dal 26 febbraio ad oggi, in soli 8 giorni, le dighe Occhito, Capaccio, Osento, Capacciotti – dice il Presidente di Coldiretti
Foggia, Giuseppe De Filippo – hanno guadagnato 15,89 milioni di metri cubi d’acqua, pertanto, almeno su questo fronte l’ondata eccezionale di maltempo ha sortito un effetto positivo. Resta un deficit di 114,7 milioni di metri cubi rispetto al 5 marzo 2017. Per queste ragioni e’
in diminuzione il PIL in agricoltura, unico settore a fare segnare una riduzione del valore aggiunto nei campi con un brusco crollo del 6,7% rispetto allo scorso anno, a causa della siccita’ e del clima impazzito che ha avuto effetti devastanti nelle campagne con una storica siccita’ su cui si sono abbattuti violenti nubifragi a macchia di leopardo con danni ingenti nei campi”. Secondo uno studio del Ministero dell’Ambiente vaste aree del foggiano, del leccese e del tarantino sono ad alto rischio desertificazione e l’andamento climatico impazzito, poi, si abbatte su un territorio fragile, dove 232 comuni su 258 (78%) e’a rischio idrogeologico con diversa pericolosita’ idraulica o geomorfologica. In provincia di Foggia la terra frana
– denuncia il direttore di Coldiretti Foggia, Marino Pilati – a causa della mancanza di un’adeguata politica di prevenzione e di governo del territorio. Fenomeni meteorologici sempre piu’ intensi, concentrati in poche ore e su aree circoscritte, con alluvioni e danni anche in aree non eccessivamente antropizzate fa emergere la necessita’ di considerare i loro effetti per
pianificare e programmare le politiche territoriali nei prossimi anni. Rivestono rilevanza determinante le azioni di prevenzione del rischio idraulico e di difesa del suolo nonche’
le azioni per la disponibilita’ di risorse idriche nei tempi e nei luoghi dove i settori economici le richiedono”. Disastrosi gli effetti sui campi della tropicalizzazione del clima – denuncia ancora Coldiretti Puglia – che azzera in pochi attimi gli sforzi degli agricoltori che perdono produzione e al contempo subiscono l’aumento dei costi a causa delle necessarie risemine, ulteriori lavorazioni, acquisto di piantine e sementi e utilizzo aggiuntivo di macchinari e carburante. Gli imprenditori si trovano ad affrontare fenomeni controversi, dove in poche ore si alternano eccezionali ondate di maltempo a siccita’ perdurante. Di fronte al ripetersi di queste situazioni imprevedibili diventa sempre piu’ strategico il ricorso all’assicurazione – conclude Coldiretti Puglia – quale strumento per la migliore gestione del rischio.
Pubblicato il 6 Marzo 2018