Anche di là sotto Padre Pio ci guarda
Il 3 ottobre non è lontano e alle Tremiti si domandano come festeggiare l’evento. Si parla di una messa subacquea… Tra sessantatre giorni ricorrerà il ventesimo anniversario della posa sui fondali di Capraia, a quattordici metri di profondità, della statua di San Pio realizzata dallo scultore pugliese Mimmo Norcia. Si tratta di una scultura imponente (tre metri più ottanta centimetri di basamento). Qualcuno pretende sia la più alta statua sommersa di tutti i tempi (di sicuro è la più grande statua di San Pio in assoluto). Vero o falso, le scultura sommerse non costituiscono una novità. L’isola di Lanzarote (Canarie) ospita addirittura un museo subacqueo, un progetto dell’artista britannico Jason DeCairs Taylor : decine e decine di sculture realistiche e a dimensioni naturali, tutte ispirate alla tragedia dei migranti, uno spettacolo rarefatto che tocca il cuore e mozza il fiato (Taylor non è nuovo a questo tipo di allestimenti, essendo già autore dei Parchi sottomarini di Grenada e di Musa dell’Isla de las Mujeres, in Messico). Premesso che – purtroppo – dall’emozione che queste visite possono riservare è escluso il subacqueo dilettante, la scultura sommersa più famosa al mondo è il ‘Cristo degli abissi’, una statua bronzea posta nel 1954 sul fondale della baia di San Fruttuoso, tra Camogli e Portofino, all’interno dell’Area naturale marina protetta di Portofino, a 17 metri di profondità. L’idea del Cristo degli abissi è di Duilio Marcante, il più grande sub italiano e padre della ‘didattica subacquea’, toccato dalla scomparsa del compagno di tante immersioni Dario Gonzatti, avvenuta durante un’immersione nel 1947. Il calco della statua, alta 2,50 metri, fu realizzato da Guido Galletti, mentre la fusione avvenne nella fonderia artistica Battaglia (il bronzo impiegato è frutto della fusione di campane, medaglie e altri elementi navali, tra cui perfino eliche di sommergibili americani donati dall’U.S. Navy). La posa della statua avvenne ad opera della Marina Militare. Sul basamento, nel 1985, in occasione della morte di Marcante, è stata posta una targa in sua memoria. Nel 2003 la statua è stata restaurata per preservarla dalla corrosione e dalle incrostazioni e, soprattutto, per riattaccarle la mano staccata da un’ancora, ritrovata dal subacqueo Enea Marrone ; il Cristo degli abissi venne poi riposizionato su un nuovo basamento e ad una profondità inferiore a quella precedente. Tornando all’opera di Norcia, essa è un appuntamento imprescindibile per ogni subacqueo che si immerga nelle acque delle Tremiti. Purtroppo il ventesimo anniversario della posa di quest’opera vedrà assente il suo creatore : Nativo di Panni, Domenico Norcia si è spento ad agosto dello scorso anno.
Italo Interesse
Pubblicato il 1 Agosto 2018