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Ammessi al Red i primi 9.500 cittadini pugliesi

“Mentre l’economia italiana e’ ancora in uno stato di difficolta’, noi concretizziamo una misura necessaria per il sostegno e il reinserimento di migliaia di cittadini”. Cosi’ il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, commenta l’invio a 9.500 pugliesi delle prime comunicazioni di ammissione alla misura regionale di contrasto alla poverta’ e inclusione sociale: il Reddito di dignita’ (ReD).  I cittadini sono stati informati con un sms e una mail in un giorno che il governatore definisce “particolarmente felice” perche’ “adesso manteniamo un impegno che per me e la mia Giunta rappresenta uno degli atti piu’ importanti della legislatura”. In una nota la Regione sottolinea che sono stati rispettati i “tempi record per l’avvio della misura” per chi vive sotto la soglia di poverta’ (in Puglia si stima sia intorno all’8% della popolazione). Il Red prevede per 12 mesi un programma di attivazione del beneficiario attraverso un percorso obbligatorio di formazione e di tirocinio”, ma anche “servizi di sussidiarieta’ e impegno sociale”. Per Emiliano e’ “un risultato che va oltre ogni pronostico: lo scorso ottobre avevamo preannunciato l’ammissione di circa tremila domande e, invece, siamo riusciti finora a sostenerne piu’ del triplo. Noi continueremo a dedicare le nostre risorse al Red e a considerarlo un investimento importantissimo perche’ siamo convinti che ridistribuire la ricchezza sia importante in questa fase per i singoli beneficiari e per l’intera comunita’. Stiamo investendo sul nostro bene piu’ grande, le persone”. Ad oggi sono circa 30mila le domande presentate dai pugliesi (26.274 gia’ vagliate da Inps e Comuni) con le seguenti percentuali per provincia: Bari 28,1%; Lecce 18,2%; Taranto 16,8%; Foggia 16,4%; Barletta-Andria-Trani 10,8%;Brindisi 9,7%. Il Reddito di dignita’ “integra e potenzia anche l’accesso al Sia nazionale (Sostegno per l’inclusione attiva, ndr) che e’ subordinato al possesso di requisiti minimi, legati al valore Isee e alle caratteristiche del nucleo familiare”. Il “75% degli ammessi al Red ha almeno un figlio minore, il 32% ha due figli, il 23% un figlio neonato (da 0 a 36 mesi), il 25% dei beneficiari e’ composto da nuclei familiari monogenitoriali (separati, madri sole), l’eta’ media e’ di 40 anni, in prevalenza sono donne, il livello di scolarizzazione e’ medio”.  Il beneficio economico del Red, che a regime mira a raggiungere 20mila nuclei famigliari all’anno, varia fra i 240 e i 600 euro mensili, per un massimo di cinque componenti il nucleo familiare.


Pubblicato il 22 Dicembre 2016

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