Se saranno utilizzati i droni per arginare gli sbarchi di migranti dalla Libia, allora la base aeronautica di Amendola, alle porte di Foggia, diventerà il fulcro dell’operazione. L’annuncio di inizio aprile del ministro della Difesa, Roberta Pinotti, nel corso della 92esima Festa dell’Aeronautica militare, di voler trasformare lo scalo foggiano in una eccellenza europea, assume dopo la cronaca degli ultimi giorni un peso differente: «L’integrazione della difesa europea troverà consolidamento con l’apertura di un Centro a livello europeo per l’addestramento sugli aeromobili a pilotaggio remoto, i cosiddetti aerei senza pilota o droni, ad Amendola, Foggia». Questa ipotesi – aggiunse il ministro – «è oggetto di una specifica proposta nazionale e si inquadra nella più ampia cornice della cooperazione multilaterale europea dove l’aeronautica militare esprime un’eccellenza di rilievo internazionale, così come in altri diversi settori come rifornimento in volo o il biocontenimento e trasporto di pazienti altamente infettivi».
Pubblicato il 24 Aprile 2015
