Alfano a Foggia: “Chi denuncerà il racket sarà protetto dallo Stato”
Il ministro dell’Interno lancia un appello ai commercianti e agli imprenditori di Foggia e della provincia, stretti nella morsa del racket.Il responsabile del Viminale ha incontrato, in prefettura, magistrati e forze dell’ordine della Capitanata, per fare il punto della situazione sull’emergenza criminalità; che a Foggia vuol dire, soprattutto, estorsioni, con una decina di attentati esplosivi dall’inizio dell’anno; ma dalla scorsa estate sono ancora più numerosi gli episodi intimidatori, con bombe piazzate davanti ai negozi.Nonostante ciò, Alfano ha annunciato un calo del 7 per cento delle estorsioni nel primo trimestre dell’anno nel Foggiano.In provincia di Foggia sono attivi 28 clan, con più di 900 affiliati. A contrastarli ci sono 2061 unità di carabinieri, polizia e finanza. La metà dei magistrati della Dda di Bari – ha ricordato Alfano – è impegnata esclusivamente nelle indagini sulla mafia in Capitanata. Il ministro dell’Interno ha disposto rinforzi per la polizia, con l’invio di uomini del Reparto Prevenzione Crimine.Alfano, inoltre, si è soffermato sui sistemi di videosorveglianza, decisivi – ha spiegato – per individuare l’80 per cento degli autori di rapine e attentati estorsivi: perciò, saranno accelerate le procedure per consentire ai Comuni di installare più rapidamente le telecamere. Alfano invierà alla questura di Foggia “rinforzi del nostro reparto di prevenzione crimini”. Il responsabile del Viminale ha detto anche che il procuratore della Repubblica di Bari, Giuseppe Volpe, capo della Direzione distrettuale antimafia (Dda), “ha destinato alla provincia di Foggia la metà dei sostituti della Dda”, composta da sei magistrati. “Un altro elemento che mi sembra molto importante – ha rilevato Alfano – è la presenza delle videocamere e la capacità di individuare estorsori e rapinatori. L’80 per cento di loro viene individuato con l’aiuto delle telecamere, ecco perché abbiamo deciso di costituire una task force mista tra prefettura di Foggia e Viminale per la presentazione rapida di progetti di videosorveglianza”. “Queste decisioni saranno immediatamente operative – ha detto ancora Alfano – Ho affidato al prefetto di Foggia il compito di riunire ogni mese il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica solo per monitorare l’andamento e gli esiti del comitato”. E ha concluso: “I commercianti, gli imprenditori sappiano che noi non siamo intenzionati a mollare la presa sull’attività di repressione. E che noi siamo convinti che alla fine questi criminali la pagheranno fino in fondo”.
Pubblicato il 15 Maggio 2015