Cultura e Spettacoli

Al Garibaldi, Davide Enia in scena con “L’Abisso”

Il teatro di narrazione, capace di emozionare e far riflettere con il suo repertorio di storie straordinarie, torna protagonista sul palco del Teatro Garibaldi di Lucera, con uno degli spettacoli più belli di questa stagione. Dopo il debutto nazionale nell’ottobre 2018 al Teatro di Roma, il Teatro di Lucera ospiterà “L’abisso”, spettacolo scritto diretto e interpretato da Davide Enia, scrittore, attore, regista e autore di teatro, vincitore, tra gli altri, del Premio UBU, del Premio Tondelli e del Premio ETI. Tratto dal romanzo dello stesso autore, “Appunti per un naufragio” (Sellerio Editore), il regista e scrittore Davide Enia offre al pubblico un racconto sconvolgente per urgenza, grazia, forza e profondità. L’Abisso è il sesto appuntamento di PrimaVera al Garibaldi 2019, la stagione teatrale del Comune di Lucera a cura di Fabrizio Gifuni e Natalia Di Iorio. Realizzato in collaborazione con il Festival Internazionale di Narrazione di Arzo, e prodotto da  Teatro di Roma, Teatro Biondo di Palermo e Accademia Perduta Teatri, lo spettacolo di Davide Enia – in scena il prossimo stasera alle 20.30 nel Teatro Garibaldi di Lucera – nasce da un viaggio nella Lampedusa degli sbarchi e da una ricerca durata anni da cui nasceranno un romanzo prima (“Appunti per un naufragio”, Sellerio Editore), e uno spettacolo poi in cui emergono preziosi frammenti di storie dolorosissime eppure cariche di speranza. «Un padre e un figlio guardano la storia svolgersi davanti a loro, nel mare di Lampedusa. Su questa isola protesa a Sud, tra Africa e Europa, Davide Enia guarda in faccia chi arriva e chi attende, e narra la storia di un naufragio individuale e collettivo». Davide Enia trova il coraggio di mettere insieme esperienze e ricordi personali nell’abisso del nostro presente. Un presente che molto spesso sembra aver perso proprio quelle parole che Davide Enia ha invece faticosamente e felicemente ritrovato in questo spettacolo. “L’abisso” è fatto di una materia varia e viva, tesa ed emozionante, per fondere il racconto puro di uno dei migliori cantori teatrali agli antichi canti dei pescatori, al cunto palermitano, dove l’elemento epico dallo scontro tra i paladini si sposta su un nuovo campo di battaglia: il mare aperto. Le musiche dello spettacolo sono composte ed eseguite da Giulio Barocchieri.

 

 


Pubblicato il 10 Maggio 2019

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