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Affaire Gino Lisa, Valerio Zifaro contro Vendola

“Sulla vicenda dei voli dall’aeroporto Gino Lisa di Foggia, le incredibili dichiarazioni del presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, i tentennamenti di Aeroporti di Puglia, è il momento di dire come stanno veramente le cose, anzitutto che siamo stanchi di essere la foglia di fico delle vergogne degli altri”. Così Valerio Zifaro, rappresentante in Italia della Blue Wings Air, la società inglese di brokeraggio che, tramite Air Vallée,  ha rilanciato la scommessa di far decollare l’aeroporto foggiano. 
“Intanto, a Vendola che auspica imprenditori che intendano investire sul Gino Lisa ricordiamo che il suo Governo per attrarre le compagnie aeree a Bari e Brindisi elargisce agli operatori 17 milioni di euro l’anno per azioni di marketing e sconti sull’handling, cioè i servizi operativi di terra. A tal proposito, a Vendola chiediamo che fine ha fatto il milione di euro previsto nel bilancio regionale per incentivare i voli aerei su Foggia.  Perché – è bene chiarirlo – noi, che pure abbiamo accettato di offrire un assist al Governatore della Puglia nel celebrare una affrettata conferenza stampa di annuncio dei voli per cui molto c’era ancora da chiarire e definire con la Regione e Aeroporti di Puglia, noi da Vendola e da Adp non abbiamo avuto alcun beneficio: né economico, né logistico. Anzi, va rimarcata l’estrema solerzia con cui Adp ci ha recapitato fattura di c.ca 6 mila euro per servizi aeroportuali, non appena il nostro Fokker di Air Vallée ha messo le ruote sulla pista dello scalo aereo di Foggia. Si, anche questo va detto: mentre per alzarsi in volo da qualsiasi aeroporto d’Italia di categoria maggiore a quello di Foggia, gli aerei non pagano, noi per ogni aereo che facciamo decollare, vuoto o pieno, dobbiamo pagare un migliaio di euro. Questo perché, appunto, il Gino Lisa è un aeroporto declassato, come solo qualche giorno fa ha preso coscienza il Governatore Vendola scrivendo al Ministro Lupi”, dice Zifaro. Il quale, proprio in ragione del declassamento dello scalo foggiano causato dall’esclusione dello stesso dal Piano degli aeroporti d’interesse nazionale, spiega anche i rapporti intercorsi con Aeroporti di Puglia e le ragioni che hanno impedito finora il definitivo decollo dei voli Foggia-Milano. “Dopo aver schedulato, cioè programmati e comunicati ad Aeroporti di Puglia, i voli il lunedì e il venerdì Foggia-Milano, a partire dal 27 ottobre, e i voli il sabato Foggia-Torino a partire dal 6 dicembre (resi noti anche durante la conferenza stampa con Vendola), scopriamo che da Foggia non è possibile decollare e rientrare lo stesso giorno perché l’Enav assicura il servizio della torre di controllo solo dalle 8 alle 16. Dagli organi d’informazione apprendiamo, poi, che Aeroporti di Puglia avrebbe risolto il problema con la disponibilità della torre di controllo per l’intera giornata, ma solo per il lunedì e il venerdì; di fatto, ci viene impedita l’agibilità dell’aeroporto di Foggia per i voli Foggia-Torino e per tutte le altre tratte charteristiche infrasettimanali che potevano ripagarci del consistente sforzo economico sostenuto con i voli per Milano. Com’è pensabile che un vettore possa reggere la propria attività aerea con un solo volo, facendosi carico anche di quei costi che lo stesso Vendola ritiene insostenibili per lo scalo foggiano? O davvero Vendola e AdP pensano che la Bue Wings sia la loro “fatebenefratelli”?


Pubblicato il 10 Dicembre 2014

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