A Sant’Agata una domenica delle Palme per la pace
Dal momento che gli adulti continuano ancora a trovare nelle guerre e nelle divisioni motivi di interesse legati a smanie ideologiche, nonostante la storia gridi ancora di olocausti e tragedie tremende, un motivo di speranza, allora, forse andrebbe cercato tra i sorrisi dei bambini.Ne sono certi i responsabili del Circolo Lettori santagatesi “Kelvin 310” e dell’Associazione Mamme Santagatesi, nella convinzione che se il cuore del mondo è ancora sordo al dolore delle guerre, forse un piccolo cuore, nella sua semplicità, riesce invece a contenere ancora amore, nonostante tutti i confini, le differenze di ideologie e le divisioni inventate dagli adulti. Le due associazioni santagatesi, allora, chiamano a raccolta i bambini del paese per coinvolgerli in una specifica iniziativa che, partendo da un’idea inconsueta, una sorta di “chiamata alle armi al contrario”, invita ad uno scambio alla pari attraverso un messaggio chiaro e preciso: “Tu porti un’arma giocattolo a noi, o un disegno contro la guerra, e noi, in cambio, ti regaliamo un libro” e danno vita ad una manifestazione che si terrà domenica delle Palme presso il Teatro Comunale, con il Patrocinio del Comune di Sant’Agata di Puglia. È chiaro il messaggio che l’iniziativa vuole portare ai bambini proprio la domenica delle Palme, giorno in cui lo scambio di ramoscelli di ulivo rappresenta ovunque un sincero augurio di concordia: si propone ai bambini di gettare via pistole e fucili di plastica, in quanto simboli negativi e di aggressività, e li si invita a ritrovarsi a trascorrere qualche ora di condivisione con la gioia e il piacere di sognare una società diversa e più bella in un mondo senza guerre.E lo faranno insieme, adulti e bambini, condividendo un particolare percorso attraverso un “Racconto animato”, colorando pensieri positivi e costruendo “l’Albero della Pace” dove saranno appesi i disegni dei bambini, quelli colorati con amore da piccoli cuori capaci di contenere ancora sogni di quella pace che, come diceva il grande Mandela, può diventare realtà, ma che per custodirla, bisogna essere capaci di sognare. Un’utopia? Forse. Ma i responsabili delle due associazioni santagatesi, che sono degli inguaribili sognatori, sono convinti che una speranza ancora rimane.Se è vero, infatti, come diceva il poeta, che sarà la bellezza a salvare il mondo, allora davvero la gioia e la serenità dei bambini dovrebbero riuscire ancora ad insegnare qualcosa agli adulti. Basta osservarli, infatti, mentre, tenendosi per mano, giocano e cantano una filastrocca che gli adulti hanno oramai dimenticato: “…Giro giro tondo, quanto è bello il mondo…”.Nonostante tutte le guerre, che pure si combattono ancora in ogni parte del mondo.
Pubblicato il 18 Marzo 2016