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Dal Crea di Foggia la pasta con i “batteri buoni” per curare il corpo

Un piatto di pasta non solo buono, ma anche utile. Per esempio ad arricchire l’intestino di batteri buoni, ad attenuare gli stati infiammatori o ad avere effetti positivi sul metabolismo. Questo il risultato di una ricerca del CREA, insieme al suo Centro di Cerealicoltura e Colture Industriali, che fa parte di un progetto triennale finanziato in parte dal Ministero dello Sviluppo economico nell’ambito dei bandi Nuove Tecnologie per il Made in Italy.
Il CREA di Foggia infatti, in collaborazione con l’Università di Foggia, Parma e Verona e a sei imprese della filiera (produttori di sementi, mugnai, pastifici), ha messo a punto una pasta altamente innovativa, capace di migliorare lo stato di benessere del consumatore, grazie all’aggiunta di ingredienti e componenti che conferiscono una valenza salutistica superiore a quelle già disponibili in commercio. Il nuovo prodotto è stato sviluppato partendo da un’innovazione del processo di macinazione, attraverso cui è stato realizzato uno sfarinato funzionale di grano duro, più ricco di vitamine, acidi fenolici e proteine di alta qualità. Ma soprattutto, per la prima volta nell’industria della pasta, sono stati aggiunti direttamente agli impasti batteri buoni che, oltre a esercitare gli effetti benefici comuni alle specie probiotiche di batteri lattici, risultano particolarmente resistenti e capaci di rimanere vitali fino al consumo.
Studi successivi hanno anche dimostrato che questa pasta presenta delle caratteristiche organolettiche di pregio (consistenza, aumento di peso) e un indice glicemico più basso rispetto alla pasta commerciale. Inoltre i test clinici, condotti su un gruppo di volontari sani in sovrappeso, hanno evidenziato l’effetto positivo di questo prodotto su specifici marcatori metabolici e infiammatori del sangue, legati all’insorgenza di malattie cronico-degenerative.


Pubblicato il 17 Novembre 2017

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