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78 milioni di euro per il dissesto idrogeologico di Capitanata e Monti Dauni

Sono 68 gli interventi di contrasto al dissesto idrogeologico che la Regione Puglia finanzia con piu’ di 112 milioni di euro attraverso fondi comunitari che invita i Comuni a spendere in fretta perche’ se entro il 2018 saranno raggiunti i target di spesa dell’Ue si potra’ avere una premialita’ del 6,5%.  In particolare, 78 milioni di euro sono a  disposizione per la messa in sicurezza del territorio della Capitanata e dei Monti Dauni ”. Saranno finanziati 53 progetti, di cui beneficeranno 34 Comuni della Capitanata, dei quali 31 dei Monti Dauni.Se ne e’ parlato a Bari in una conferenza  alla quale sono intervenuti, tra gli altri, il presidente e l’assessore ai Lavori pubblici della Regione Puglia, Michele Emiliano e Gianni Giannini. Quest’ultimo ha sottolineato che “se riusciamo entro il 2018 a rendicontare una spesa pari a 41 milioni avremo diritto a un incremento di altri venti milioni che andranno a finanziare altri progetti”.  Gli interventi finanziati, “immediatamente cantierabili”, sono stati selezionati dal registro nazionale (Rendis) per la difesa del suolo in base ai criteri stabiliti dal Dpcm 2015.  Proprio dal Rendis, pero’, si evince che il fabbisogno per la Puglia sul dissesto irdogeologico e’ di almeno 2,3 miliardi di euro: “Se il governo vuole collaborare come ha detto – ha rilevato Emiliano – ha un bello spazio di collaborazione. Noi abbiamo chiesto due miliardi e trecento milioni su progetti immediatamente cantierizzabili”. A questi si aggiunge circa un miliardo e duecento milioni di “esigenze” per il dissesto idrogeologico, sempre inserite nell’elenco Rendis.  Giannini ha spiegato che “stiamo discutendo in sede di conferenza Stato-Regioni per ottenere che la parte di disponibilita’ residua del fondo di sviluppo e coesione (Fsc) venga destinato almeno in quota importante a progetti di dissesto idrogeologico per dare una risposta definitiva a esigenze di salvaguardia del territorio e a salvare la vita delle persone”. Emiliano ha ricordato che “dall’Fsc hanno preso circa 16 miliardi, quasi l’equivalente dei 20 miliardi del fabbisogno nazionale per il dissesto idrogeologico: principale fonte di assorbimento dell’Fsc – ha sottolineato – e’ stato il jobs act”. Tutti i fondi della programmazione 2007-2013, comunitari e statali (Fsc, ex Fas), e’ stato spiegato, sono stati impiegati tutti. E sono in corso 200 milioni di euro di interventi a gestione commissariale per il dissesto idrogeologico, il cui commissario straordinario e’ il presidente della Regione. Sui futuri finanziamenti esistono due canali: i fondi Fsc, e i fondi comunitari. Con questi ultimi la Puglia sta cominciando a finanziare i primi interventi.  “In questa settimana – ha detto Emiliano – abbiamo presentato investimenti per quasi 650 milioni di euro, sia nella depurazione delle acque, sia nella tutela del dissesto idrogeologico. E ci presentiamo a questa giornata della Terra in perfetta regola”. “La Puglia fa tutto quello che deve fare, spende i fondi per tempo, lo fa senza sprecare un euro”. “Del dissesto si parla di solito dopo una disgrazia – ha concluso – noi ne parliamo per prevenirla”.


Pubblicato il 23 Aprile 2016

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