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107 pazienti positivi ricoverati a Casa Sollievo della Sofferenza

Sono 107 i pazienti positivi al virus Covid ricoverati all’ospedale casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. A renderlo noto e’ la stessa struttura sanitaria che specifica che: “il numero dei degenti potrebbe modificarsi per la presenza di diversi pazienti in pronto soccorso in attesa dell’esito del tempone”. Dei 107 pazienti, 90 sono ricoverati in malattie infettive, 4 in pneumologia e 13 in terapia intensiva. “Dall’inizio della seconda ondata sono stati ricoverati – fanno sapere dall’ospedale voluto da San Pio – 179 pazienti di cui 72 ad oggi dimessi e 12 decessi.

 

Restano vietate le visite ai pazienti

Restano vietate le visite di cortesia ai ricoverati e la permanenza nelle stanze di degenza a Casa Sollievo della Sofferenza. “Per consegnare la biancheria – fanno sapere dall’ospedale di San Giovanni Rotondo -, è consentito l’accesso ad una sola persona (dalle 13 alle 15) che dovrà attendere fuori dal reparto l’arrivo di un operatore. Le informazioni sullo stato di salute del paziente ricoverato verranno comunicate telefonicamente dal medico al familiare autorizzato. “Non sono consentite le visite ai pazienti ricoverati, fatte salve le situazioni di necessità (ad esempio la consegna della biancheria) – spiegano in una nota -. Solo in questi casi è consentito l’accesso di 1 solo visitatore, ed esclusivamente dalle 13 alle 15. In ogni caso non è consentita l’arrivo o la permanenza nella stanza di degenza di visitatori o parenti o assistenti. Il personale di portineria provvederà a rilevare la temperatura corporea ai visitatori, vietando l’accesso alla struttura in caso di temperatura superiore 37.5. Obbligo dell’uso della mascherina (indossata correttamente, naso e bocca). Dopo l’accesso – concludono – il visitatore potrà recarsi verso l’unità operativa di interesse dove si annuncerà al citofono e attenderà l’arrivo del personale sanitario fuori dal reparto. Le informazioni sullo stato di salute del paziente ricoverato verranno comunicate telefonicamente dal medico al familiare autorizzato”.


Pubblicato il 28 Ottobre 2020

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